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Anticipo TFR: quando è possibile ottenerlo

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L’anticipo TFR è una possibilità garantita dalla legge al lavoratore. Attivando questa opzione, il dipendente può infatti chiedere la liquidazione di una parte del TFR accantonato, così da assicurarsi il denaro di cui ha bisogno.

Ovviamente esistono casi specifici, o meglio, motivi per cui è possibile richiedere l’anticipo del TFR. Allo stesso modo, anche le tempistiche sono definite in maniera rigorosa, restituendoci un quadro piuttosto preciso non solo del come ma anche del quando questa strada sia percorribile.

Scendiamo allora più nel dettaglio, andando ad analizzare l’anticipo TFR e le eventuali situazioni di rifiuto. Se hai bisogno di liquidità e non hai i requisiti per ottenere anticipatamente parte del tuo trattamento di fine rapporto, contattaci.

I nostri consulenti ti aiuteranno a trovare una soluzione ai tuoi problemi finanziari, fornendoti supporto gratuito e senza impegno.

Cos’è l’anticipo TFR?

Il TFR (trattamento di fine rapporto) è un fondo pensionistico legato all’attività lavorativa di un dipendente.

Il suo ammontare dipende dal denaro che viene accantonato nel corso della carriera lavorativa di un individuo presso un datore di lavoro e che è destinata a essere erogata al momento del pensionamento, delle dimissioni o della cessazione del rapporto di lavoro. Il TFR rappresenta quindi una sorta di risparmio previdenziale che il lavoratore accumula nel corso degli anni per assicurarsi una certa sicurezza finanziaria una volta che cessa l’attività lavorativa.

L’anticipo del TFR permette al lavoratore di ottenere in anticipo una parte di questa somma accumulata, spesso in situazioni di emergenza finanziaria o di necessità economiche.

L’anticipo è concesso dall’azienda presso la quale il lavoratore è impiegato, previa richiesta formale da parte del dipendente stesso.

Le ragioni per cui un lavoratore potrebbe considerare di richiedere l’anticipo del TFR possono variare. Situazioni di emergenza finanziaria, come spese mediche impreviste o problemi economici inattesi, possono spingere un individuo a optare per questa soluzione.

Conviene? Sicuramente l’anticipo TFR offre una via relativamente semplice per ottenere liquidità immediata, poiché si basa su fondi che il lavoratore ha già accumulato tramite il suo impiego.

Anticipo TFR: normativa

L’articolo 2120 del codice civile disciplina il Trattamento di fine rapporto e di conseguenza anche come e quando sia possibile ottenere un anticipo TFR.

Nella fattispecie l’articolo recita quanto segue:

Il prestatore di lavoro, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, può chiedere, in costanza di rapporto di lavoro, una anticipazione non superiore al 70 per cento sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta.

Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10 per cento degli aventi titolo, di cui al precedente comma, e comunque del 4 per cento del numero totale dei dipendenti.

La richiesta deve essere giustificata dalla necessità di:

  • eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;
  • acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile.

L’anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta, a tutti gli effetti, dal trattamento di fine rapporto.

Anticipo TFR: i requisiti

Chi può richiedere un anticipo TFR? Analizzando nel dettaglio quanto scritto nell’articolo 2120 del codice civile, si capisce quali siano i criteri che regolano questa possibilità:

  • Anzianità di servizio – quando può essere richiesto? Occorre essere assunti da almeno 8 anni presso la stessa azienda per poter richiedere un anticipo TFR. Si parla di anzianità lavorativa continuativa: se si presta servizio presso un’azienda, qualora si venisse licenziati e riassunti in un secondo momento, l’anzianità di servizio verrebbe azzerata.
  • Quanto puoi ottenere? Ove l’anzianità di servizio sia sufficiente, il dipendente può ottenere un anticipo pari al massimo al 70% del suo TFR maturato fino a quel momento.
  • Limite di richieste per singolo dipendente – quante volte puoi richiederlo? Il singolo dipendente può richiedere l’anticipo TFR una sola volta nel corso del suo rapporto di lavoro con l’azienda.
  • Limite richieste per i dipendenti dell’azienda – Si tratta di una limitazione imposta all’azienda, la quale può concedere l’anticipo TFR al massimo al 10% degli aventi diritto e non può comunque concederlo ad un numero di dipendenti superiore al 4% dei totali.

Chiaramente è possibile chiedere un anticipo di importi anche inferiori al 70% ma, poiché ne è concesso uno solo, occorre valutare con attenzione l’importo da richiedere.

Anticipo TFR senza motivazione

Oltre a quelle appena viste, ulteriori limitazioni sono costituite dalla motivazione che giustifica la richiesta.

Secondo l’articolo 2120 del codice civile, è possibile richiedere l’anticipo TFR solamente per determinati motivi, quali:

  • spese sanitarie straordinarie
  • acquisto della prima casa sia per se che per i propri figli
  • copertura spese durante i periodi di congedo parentale o di formazione del dipendente

In questi casi occorrerà fornire la documentazione necessaria per accedere all’anticipo e l’azienda sarà obbligata a concederlo, previo rispetto dei requisiti che abbiamo visto in precedenza.

Secondo la normativa, inoltre, è possibile anche richiedere l’anticipo TFR per motivi personali, senza quindi fornire una motivazione specifica. In questo caso, però, il datore di lavoro può anche rifiutarsi di concederlo.

Se non viene fornita alcuna motivazione specifica, l’importo massimo ottenibile scende al 30% del TFR accantonato al momento della richiesta.

Anticipo TFR: le alternative

L’anticipo TFR non va considerato come una forma di finanziamento, bensì come una misura straordinaria da utilizzare in casi di particolare necessità.

Un’alternativa interessante, sicura e flessibile è rappresentata dalla cessione del quinto, che presenta diversi vantaggi rispetto all’anticipo del TFR.

Ipotizziamo tu abbia maturato 10.000 euro di TFR e che lavori per una azienda privata da 8 anni.

A queste condizioni potresti eventualmente chiedere un anticipo di 7.000 euro. Con la cessione del quinto, invece, spesso l’importo ottenibile supera l’importo del TFR maturato, per cui potresti riuscire ad ottenere un importo maggiore. Inoltre, le rate del prestito verrebbero addebitate direttamente in busta paga, lasciando intatto il TFR (che verrebbe intaccato solo in caso di problemi di solvibilità) e garantendoti così una cospicua somma a disposizione nel momento in cui il tuo rapporto di lavoro cesserà.

Se ritirassi il TFR, inoltre, potrebbe non essere più così facile riuscire ad ottenere la cessione del quinto in caso di bisogni futuri.

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4 commenti su “Anticipo TFR: quando è possibile ottenerlo

  1. Buongiorno volevo sapere io ho una cessione che finisco di pagare fra tre anni .volevo chiedere un anticipo TFR al fondo pensione. Il debito e di 5,800euro da restituire il mio TFR e di 22,000euro possio chiedere il 30%

    Rispondi
    • Nicola buongiorno,
      si può, ma dovrà essere autorizzato dalla società finanziaria con cui ha stipulato la cessione del quinto.
      Ci tenga aggiornati

      Distinti saluti
      PrestitoA

      Rispondi
  2. Io ho firmato un contratto per l’acquisto della casa con affitto con patto di riscatto .
    Come anticipazione /caparra mi chiede 20000 posso richiedere un’anticipazione dal TFR con il contratto dell’affitto con riscatto?

    Rispondi
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