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Cauzione per affitto: come funziona e quanto è dovuto

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Se tra i tuoi progetti c’è quello di prendere un appartamento o un ufficio in affitto, una delle spese principali che dovrai affrontare (oltre a quelle per il trasloco e l’allaccio delle utenze, ad esempio) è la cauzione per affitto.

Questa deve essere versata dall’inquilino al proprietario dell’immobile al momento della stipula del contratto di affitto e costituisce una sorta di garanzia in caso di problemi durante il periodo contrattuale.

Oggi vedremo nel dettaglio cos’è la cauzione per affitto, come calcolarla e come versarla.

Bisogna notare che l’importo della cauzione dipende dal canone mensile e, talvolta, può raggiungere cifre anche consistenti e non immediatamente disponibili. In questi casi, la soluzione ideale è quella di chiedere un prestito tramite cessione del quinto, perfetta per ottenere anche importi modesti in modo semplice e sicuro.

Contattaci per richiedere un preventivo gratuito e senza impegno.

Cos’è la cauzione per affitto?

La cauzione per affitto è una somma di denaro che il proprietario dell’immobile chiede all’inquilino a titolo di garanzia.

Questa verrà restituita all’inquilino al termine del contratto di affitto qualora il proprietario non riscontrasse dei danni materiali o di carattere economico. La cauzione per affitto, infatti, potrebbe essere utilizzata per coprire eventuali spese come:

  • danni causati dall’inquilino alla casa o all’arredo durante il periodo di permanenza presso l’immobile
  • canoni mensili che l’inquilino non ha ancora versato.

Generalmente il proprietario dell’immobile (o a volte l’inquilino stesso) redige una sorta di inventario e una relazione in cui descrive lo stato dell’immobile nel momento in cui l’inquilino subentra.

In un certo senso si può dire che sia in parte conveniente anche per l’inquilino dare la cauzione per affitto, in modo da essere sicuro di coprire le spese in caso di necessità.

Cauzione per affitto: a quanto ammonta?

L’importo della cauzione per affitto è definito dall’articolo 11 della legge 392/78 del codice civile, il quale stabilisce che il valore massimo può ammontare a tre mensilità d’affitto al netto delle spese condominiali.

Un aspetto importante quanto sconosciuto della cauzione per affitto è che questa genera interessi legali. Annualmente o almeno al temine del contratto, il proprietario deve restituire la cauzione per affitto versata al momento della stipula del contratto maggiorata degli interessi legali, poiché questa somma è sostanzialmente una sorta di prestito nei confronti del proprietario dell’immobile.

Per fare un esempio, per un canone di affitto di 500 euro la cauzione per affitto sarebbe pari a 1500 euro (3 mensilità da 500 euro ciascuna) nel caso di un contratto 4+4, ovvero della durata di otto anni dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2030, la somma restituita non sarà pari a 1.500 euro, bensì a circa 1.750 euro.

Il calcolo preciso può essere fatto prendendo in esame il tasso d’interesse stabilito per gli anni in questione e in costante aggiornamento.

Cauzione per affitto: come versarla?

La cauzione per affitto può essere versata:

  • in contanti
  • con bonifico
  • con assegno (importante farsi rilasciare una ricevuta firmata)
  • tramite una fideiussione assicurativa o bancaria
  • tramite prestito

La cauzione per affitto, consistendo in tre mensilità, a volte è una somma difficile da reperire, soprattutto in periodi di crisi.

Non tutti, infatti, hanno a disposizione tali somme per garantire il contratto di affitto. Ecco perché nella nostra lista abbiamo incluso due soluzioni come la fideiussione e il prestito: vediamoli più nel dettaglio.

Fideiussione per cauzione affitto

Un’altra soluzione è la fideiussione assicurativa, ovvero la fideiussione per affitto: si tratta sostanzialmente di una polizza, che si paga una volta sola e che è valida per tutta la durata del contratto di affitto.

Questo tipo di fideiussione copre l’importo della cauzione per affitto nei casi di necessità per cui, anziché versare l’intera cauzione, si verserà un importo molto minore e sarà l’assicurazione a garantirci per tutta la durata del contratto.

La fideiussione per affitto può essere una valida alternativa al prestito, anzi è una formula molto diffusa ultimamente e, in alcuni casi, potrebbe addirittura essere richiesta obbligatoriamente dal proprietario per concretizzare il contratto.

Prestito per cauzione affitto

Un piccolo prestito consente di pagare a rate l’importo che sarebbe altrimenti da versare in un’unica soluzione, per cui potrebbe essere un buon modo per alleggerire il carico di spesa.

C’è da considerare che, inoltre, una parte degli interessi saranno poi corrisposti dal proprietario dell’immobile, che ti restituirà quindi parte di quanto versato all’istituto di credito per il finanziamento.

Non dimentichiamo, ad ogni modo, che cambiare casa comporta altre spese oltre alla cauzione per affitto.

Spese di trasloco, eventuali spese per acquisto di mobili non presenti presso l’abitazione in cui si va ad abitare, allacci per la rete elettrica e altre ancora.

Chiedere un prestito aiuta non solo a pagare la cauzione per affitto, ma anche tutte le altre spese correlate!

Importante sapere che, quando si chiede un prestito, occorre programmare in anticipo quali potranno essere le esigenze da li al breve periodo. Questo perché, se si ottiene un prestito oggi, non è possibile chiederne un altro subito dopo, per cui è opportuno prevedere le prossime spese per quantificare la somma di cui si necessita al momento in cui si stipula il finanziamento.

Se sei interessato ad un finanziamento per realizzare il tuo sogno di cambiare casa compila il modulo che trovi cliccando qui e un nostro consulente ti contatterà gratuitamente per consigliarti la soluzione più adeguata.

I nostri servizi sono totalmente gratuiti e senza impegno.

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1 commento su “Cauzione per affitto: come funziona e quanto è dovuto

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