Cessione del quinto: cos’è, chi può richiederla e come fare

La cessione del quinto è la soluzione facile, veloce e sicura per ottenere la liquidità di cui hai bisogno, anche se in passato hai avuto problemi di ritardo nel pagamento di altri prestiti.

Chi può richiederla? La cessione del quinto è disponibile per:

  • dipendenti pubblici e statali
  • dipendenti privati
  • pensionati

Quanto puoi ottenere? Fino a 75.000 euro!

Come fare per ottenerla? A questo pensiamo noi: nel caso in cui volessi affidarti alla nostra consulenza gratuita e senza impegno, puoi farlo subito. Richiedi oggi stesso un preventivo personalizzato e scopri la migliore cessione del quinto studiata su misura per te.

Siamo una società di mediazione del credito regolarmente iscritta all’Albo Agenti e Mediatori OAM (n. iscrizione M359). Il nostro ruolo è mettere in contatto il cliente con una delle banche o società finanziarie partner con l’obiettivo di proporti la cessione del quinto miglior tasso e condizioni.

Se invece hai una domanda, vuoi condividere la tua esperienza, utilizza lo spazio dedicato ai commenti che trovi in fondo alla pagina. I colleghi ti risponderanno in modo celere (servizio gratuito).

Cos’è la cessione del quinto?

Come anticipato, la cessione del quinto è una forma di finanziamento studiata ad hoc per lavoratori dipendenti (privati, statali e pubblici) e pensionati.

La cessione del quinto è un prestito:

  • non finalizzato – non sei tenuto a giustificare la finalità di questo finanziamento, cioè come investirai questi soldi;
  • rimborsabile con addebito diretto delle rate sul cedolino dello stipendio o della pensione – sarà l’amministrazione del dipendente o l’ente previdenziale a trattenere la somma corrispondente alla rata di finanziamento e contestualmente a versarla alla banca o finanziaria che ha erogato il denaro;
  • con rata massima pari ad un quinto del reddito mensile netto – corrispondente al 20% (esempio 1200 euro di stipendio > rata massima 240 euro);
  • garantito da due polizze assicurative – una rischio vita ed una rischio impiego (per i pensionati è sufficiente quella rischio vita);
  • disponibile anche per cattivi pagatori, protestati o pignorati;
  • richiedibile a firma singola – non serve quindi la presenza di un garante;
  • concesso anche ai non censiti – cioè a chi non ha mai fatto altri finanziamenti.

Come funziona la cessione del quinto?

Dobbiamo fare una distinzione. L’iter varia, infatti, a seconda che il richiedente sia:

  • dipendente privato, pubblico o statale
  • pensionato

Nel primo caso l’istruttoria della pratica passa attraverso la richiesta di un documento fornito dall’amministrazione in cui lavora il dipendente (azienda, ente pubblico o ministero):

  • certificato di stipendio per dipendenti privati e pubblici
  • allegati ministeriali (modello A, A1, B, B1)

Nel certificato di stipendio o negli allegati ministeriali verranno indicati tutti i dati relativi al rapporto di lavoro (datore di lavoro, dati del dipendente, reddito lordo mensile, totale delle trattenute, trattamento di fine rapporto, eventuali anticipazioni, ecc.).

Per i pensionati invece bisognerà scaricare dal portale dell’Inps la quota cedibile. In questo documento viene indicato l’importo massimo della rata che il cliente potrà rimborsare ogni mese oltre a eventuali altri impegni in corso (quando il pensionato ha già una cessione del quinto in essere).

Cessione del quinto: le tempistiche

Quanto tempo serve per ottenere denaro con una cessione del quinto? Per tutta la procedura generalmente sono necessari da 10 a 25 giorni.

Vediamo gli step che vanno dalla richiesta all’erogazione:

  1. Stabilito l’importo della rata massima e verificata l’assumibilità assicurativa della richiesta (quindi se la tua azienda è giudicata idonea dalle compagnie assicurative), potremo procedere con l’elaborazione di un preventivo e, in caso di approvazione da parte tua, potremo inoltrare formalmente una richiesta di delibera.
  2. Ad approvazione avvenuta, firmato il contratto, dovrai notificare in azienda o presso l’ente previdenziale copia del contratto e della polizza, integrando allo stesso plico una copia dell’atto di benestare. Quest’ultimo dovrà essere timbrato, firmato e restituito alla finanziaria o banca a conferma della presa in carico della pratica.
  3. Contestualmente verrà richiesta alla compagnia assicurativa l’emissione della polizza.
  4. Con il rientro dell’atto di benestare e l’emissione della polizza, l’ufficio liquidazioni della banca o finanziaria procederà con l’erogazione della cessione del quinto.

Calcolo cessione del quinto

Il calcolo della rata di una cessione del quinto è semplice.

Partendo dal netto dello stipendio o della pensione, basterà calcolarne il 20% (esempio stipendio o pensione netta di 1200 euro > rata massima = 1000*20% = 240 euro).

Se sei dipendente privato e vuoi stimare l’importo della rata partendo dalla busta paga, dovrai:

  • verificare l’importo lordo dello stipendio (non il netto)
  • moltiplicarlo per il numero di mensilità percepite, quindi 13 o 14 mensilità a seconda del tuo contratto
  • dividere il valore ottenuto per 12
  • decurtare il 27%
  • infine calcolare il 20% di questo importo

Vediamo insieme un esempio di calcolo rata:

1.347*13 mensilità = 17.511

17.511/12 = 1.459,25

1.459,25 – 27% = 1.065,25

1.065,25*20% = 213 euro

Ecco la rata massima per questa cessione del quinto.

In presenza di altre trattenute per pignoramento, alimenti, sanzioni o multe, l’importo potrebbe subire variazioni per preservare il reddito minimo di sussistenza.

Se hai bisogno di aiuto per capire quale sarebbe la rata massima della tua cessione del quinto, contattaci adesso!

Cessione del quinto: quanto posso chiedere?

Qual è l’importo massimo della cessione del quinto?

Questo valore dipende da diversi fattori, in primo luogo dall’importo della rata massima che potrai rimborsare. Stabilito questo dato, si dovrà procedere al calcolo dei costi assicurativi variabili da cliente a cliente per:

  • età anagrafica
  • sesso
  • azienda in cui si lavora (ditta privata, amministrazione pubblica, ente ministeriale, pensionato)
  • ammontare del TFR accantonato in azienda
  • anzianità contributiva
  • valutazione assicurativa (per dipendenti di aziende private)
  • costi assicurativi
  • spese di istruttoria della banca o finanziaria

Come hai visto sono tante le variabili che possono determinare l’importo massimo che puoi ottenere tramite cessione del quinto.

Per un preventivo gratuito e senza impegno, con un’indicazione chiara di quanti soldi potrai ottenere con la cessione del quinto, contattaci ora!

Cessione del quinto senza TFR: esiste?

Michele di Bologna ci ha chiesto:

Qual’è il TFR minimo per cessione del quinto?” Sono un dipendente privato in una Spa. Ho fatto richiesta di un prestito con busta paga ma mi hanno detto che non posso fare nulla per colpa del poco TFR. Sono assunto da solo 8 mesi a tempo indeterminato. Posso fare qualcosa? Grazie

Per un dipendente privato è possibile richiedere una cessione del quinto neoassunti o una cessione del quinto senza TFR? Non disperare: la risposta è sì!

A quanto deve ammontare il TFR minimo?

  • se l’azienda ha più di 16 dipendenti possono essere sufficienti anche 800 euro
  • per le piccole aziende, meno di 15 dipendenti, almeno 2000 euro

Ovviamente anche questo fattore influirà sull’importo massimo ottenibile ma è comunque possibile portare avanti la pratica di prestito.

Cessione del quinto per neoassunti

Dopo quanti mesi di assunzione posso chiedere un prestito con trattenuta in busta paga?

Tendenzialmente, se sei un dipendente privato, ti servirà:

  • aver superato il periodo di prova
  • contratto a tempo indeterminato
  • TFR accumulato non inferiore a 800 euro se dipendente di un azienda con più di 15 dipendenti, altrimenti questo importo dovrà essere pari ad almeno 2000 euro
  • minimo 6 mesi di assunzione
  • il trattamento di fine rapporto deve essere accantonato in azienda o presso un fondo pensione (preferibilmente presso un fondo di categoria come Fondo Cometa, Fondo Fonte, ecc.)

Non è ammesso chi ottiene la liquidazione mensile del TFR in busta paga e per i lavoratori part-time potrebbe essere necessario un periodo di assunzione maggiore, proporzionato al reddito mensile percepito.

Pertanto se neoassunti la possibilità di accedere al quinto è possibile, ma ricorda che la liquidità che potrai ottenere sarà proporzionata al:

  • reddito percepito
  • TFR accumulato
  • valore della tua azienda, subordinato al giudizio espresso dalle assicurazioni

Ricordiamo che con dipendenti privati facciamo riferimento a dipendenti di cooperative, snc, sas, srl, spa.

Può quindi un dipendente di una ditta individuale ottenere la cessione del quinto? Si esiste una soluzione anche per questi lavoratori: per maggiori dettagli leggi questo nostro articolo.

Cessione del quinto e licenziamento

Cosa succede se perdo il lavoro e ho una cessione del quinto in corso?

Quando si sottoscrive un contratto di cessione del quinto, lo stesso vale per la delega di pagamento, si autorizza il vincolo del TFR a favore della finanziaria erogante.

Contestualmente alla stipula del contratto il cliente può aver sottoscritto una polizza rischio impiego che tutela il dipendente in caso di licenziamento non volontario. Questa polizza non estingue il debito del richiedente, ma interviene a favore della finanziaria e contestualmente l’assicurazione si rifarà sul cliente a titolo di rivalsa.

In sostanza il cliente rimane debitore, non più nei confronti della finanziaria, bensì dell’assicurazione.

In tutti i casi, per essere certi delle coperture assicurative accessorie ad una pratica di cessione del quinto, vi consigliamo di leggere le note informative rilasciate dalla finanziaria o dall’agente della finanziaria in sede di sottoscrizione del contratto di finanziamento e di polizza. Pertanto in caso di licenziamento, il dipendente estinguerà parte o tutto il debito residuo del finanziamento tramite il TFR accantonato in azienda o presso il fondo.

Se il debito residuo della cessione del quinto, al momento del licenziamento, è superiore rispetto al TFR accantonato, il dipendente si troverà ancora debitore nei confronti o della finanziaria o dell’assicurazione che per suo conto ha estinto la parte residua del debito.

Qui il cliente dovrà estinguere la parte eccedente del debito o tramite un bonifico a favore della finanziaria/assicurazione o, nel caso in cui non disponga di tale somma, il soggetto creditore (finanziaria o assicurazione) notificherà alla nuova azienda (presupponendo che il cliente trovi un nuovo posto di lavoro) o all’ente previdenziale (nel caso di pensionamento) un atto di pignoramento di quota parte del reddito mensile percepito (stipendio o pensione) a titolo di rimborso del debito in essere.

Cessione del quinto: cosa succede se l’azienda non paga le rate?

Il rimborso delle rate della cessione del quinto viene effettuato dall’amministrazione dell’azienda o dall’ente previdenziale (nel caso di cessione del quinto a pensionati) che mensilmente trattiene dal cedolino del cliente l’importo equivalente alla rata del finanziamento.

Pertanto l’azienda o l’ente previdenziale trattiene € X da cedolino mensile del cliente e contestualmente versa tale somma a favore della società finanziaria.

A volte capita che le rate della cessione del quinto non vengano pagate regolarmente e pertanto il cliente si pone la domanda di chi è la responsabilità nei confronti della finanziaria.

Generalmente la società finanziaria si rifà sull’azienda o sull’ente previdenziale che, impropriamente, trattiene una somma di denaro che non gli appartiene. Tecnicamente si parla di appropriazione indebita.

Potrebbe però verificarsi il caso in cui la finanziaria, nel caso in cui le rate della cessione del quinto non vengano versate, si rifaccia direttamente sul cliente e quest’ultimo dovrà a sua volta rifarsi sul datore di lavoro. Noi consigliamo di contattare direttamente la società finanziaria per capire quali siano le loro intenzioni, ossia se intendano procedere nei confronti dell’azienda o del cliente.

Cessione del quinto dove conviene? Perché scegliere PrestitoA?

Siamo una società di mediazione del credito regolarmente iscritta all’Albo OAM. Il nostro compito è fare da tramite tra clienti e società finanziarie o banche regolarmente iscritte presso Banca d’Italia.

Affidarti ad un consulente è importante perché ti permette di semplificare tutte le procedure burocratiche, individuando per te la miglior cessione del quinto per importo massimo, importo rata, durata del prestito e tassi. Non rappresentiamo una sola società finanziaria, bensì scegliamo il preventivo più competitivo e vantaggioso per te.

Come funziona? Compila il modulo di richiesta informazioni ed entro pochi minuti riceverai una telefonata dal prefisso 0522 (Reggio Emilia). Un nostro consulente valuterà la tua richiesta e ti proporrà la miglior offerta. Se sarai soddisfatto, potrai concordare un appuntamento direttamente a casa tua per l’istruttoria della richiesta. Ti seguiremo fino all’erogazione del tuo prestito.

Sono previsti rimborsi o spese? Assolutamente no, non dovrai pagare nulla, nemmeno se la pratica verrà approvata e perfezionata.

Erogate voi i soldi? No, una delle società finanziarie o banche convenzionate.

Dove vi trovo? La sede della società è Reggio Emilia, ma abbiamo collaboratori presenti su tutto il territorio nazionale. Dove ti trovi? Milano, Brescia, Napoli, Roma, Cagliari, Palermo, Bari o Prato? Siamo presenti in tutta Italia.

Contattaci ora: ogni giorno centinaia di utenti si affidano ai nostri servizi.

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