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Finanziamento non pagato: cosa succede? Le conseguenze

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Finanziamento non pagato? Se ti trovi in questa situazione, devi sapere che non pagare con regolarità le rate di un prestito porta con sé alcune conseguenze.

Queste, come puoi immaginare, diventano più gravi man mano che le rate insolute si accumulano.

Quando un prestito rimane non pagato per un periodo prolungato, il creditore può intraprendere azioni legali per recuperare il debito. Le azioni specifiche e le opzioni disponibili al creditore dipenderanno dalle condizioni del contratto di prestito e dalle leggi della giurisdizione pertinente.

Oggi analizzeremo nel dettaglio le conseguenze di un finanziamento non pagato, per capire anche quali sono le soluzioni che ti permettono di uscire da questa situazione.

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Finanziamento non pagato: cosa succede?

Se non pago un finanziamento Agos cosa succede?

Cosa succede se non pago un finanziamento Findomestic?

Cambiando il nome delle finanziarie, il risultato non cambia. Nel caso di un finanziamento non pagato, la prima cosa che accade è la segnalazione in banca dati come cattivo pagatore.

Esistono vari sistemi di informazione creditizia, tra i quali Crif, che forniscono lo storico dei finanziamenti di un cliente, quindi registrano ogni informazione utile per determinare se una persona è potenzialmente un buon o cattivo cliente.

Per un finanziamento non pagato, come detto, saranno segnalati in automatico i ritardi nel pagamento di una (o più) rate, quindi il cliente risulterà un cattivo pagatore.

Se neanche dopo un sollecito amichevole il finanziamento viene pagato, l’iter prevede:

  • azioni di recupero – il creditore può tentare di recuperare il credito attraverso vari mezzi, come contattare direttamente il debitore, utilizzare agenzie di recupero crediti o vendere il debito a una società di recupero crediti terza.
  • azioni legali – se il debitore ancora non paga, il creditore può intentare una causa legale per ottenere una sentenza contro il debitore, il cosiddetto decreto ingiuntivo. In caso di successo, il creditore può utilizzare la sentenza per eseguire il recupero del debito, che può includere il pignoramento dello stipendio o l’iscrizione di ipoteche sui beni del debitore.

Dopo quante rate insolute scatta il decreto ingiuntivo?

Secondo la normativa attuale: “…il creditore può esigere immediatamente la prestazione se il debitore è divenuto insolvente o ha diminuito, per fatto proprio, le garanzie che aveva date o non ha dato le garanzie che aveva promesse” (art 1186 cc). Se trascorrono 180 giorni dall’ultima rata pagata o le rate insolute arrivano a 7, la banca può anche chiedere la risoluzione del finanziamento ed esigere il suo importo totale dal debitore.

Dopo quante rate di finanziamento non pagate scatta il pignoramento?

Basta anche una sola rata, nel momento in cui il ritardo è superiore a 30 giorni e non vi è stata alcuna risposta al sollecito amichevole o alle azioni di recupero crediti.

Se non pago un finanziamento e vado all’estero?

In questo caso si tratta di un reato ancora più grave, definito insolvenza fraudolenta. In aggiunta, l’istituto di credito potrà attivare un pignoramento anche se il debitore si è trasferito all’estero.

Se la finanziaria non trova soldi sul conto?

Nel caso di addebito diretto per il pagamento delle rate di un prestito, se la finanziaria non trova liquidità sufficiente a saldare la scadenza mensile, seguirà lo stesso iter visto in precedenza.

Inizialmente si attiverà in via amichevole, muovendosi poi con le azioni successive.

In questo caso, non potendo il pignoramento essere effettuato sullo stipendio, verrà rivolto verso altre proprietà del debitore (purché considerate di valore).

Se il debitore risulta nullatenente, l’istituto di credito potrebbe scegliere di desistere e ritentare in futuro, entro i termini previsti per la prescrizione.

Di cosa si tratta? Vediamolo più nel dettaglio.

Finanziamento non pagato dopo 10 anni: decade?

Decorsi i termini previsti dalla normativa, il credito potrà essere passato a sofferenza, ovvero il credito sarà congelato. Questo non vuol dire che non si deve più nulla alla finanziaria, anzi. Il cliente rimane comunque debitore nei confronti della banca o finanziaria.

Ogni giurisdizione, però, ha una prescrizione che stabilisce un limite di tempo entro cui i creditori possono intraprendere azioni legali per riscuotere un debito. Una volta scaduto il termine di prescrizione, il creditore non può più citare in giudizio il debitore per riscuotere il debito attraverso il sistema giudiziario. La durata della prescrizione varia a seconda del tipo di debito e della giurisdizione.

In Italia questo termine è di 10 anni: quindi un finanziamento non pagato dopo 5 anni è ancora esigibile, mentre un finanziamento non pagato dopo 20 anni è caduto in prescrizione.

Bisogna però fare un’importante specifica: qualunque azione di recupero o sollecito di pagamento fa resettare la scadenza, pertanto il termine di 10 anni decorrerà a partire da quel momento, anche se questo venisse effettuato dopo 9 anni e 364 giorni.

E in caso di finanziamento non pagato causa morte? Qui il debito viene trasferito agli eredi (nel caso in cui accettassero l’eredità), i quali dovranno farsi carico di regolarizzarne i pagamenti.

Finanziamento non pagato: cosa fare?

I debiti con la banca non pagati sono una situazione dalla quale è meglio rientrare al più presto.

La prima cosa da fare è riprendere, non appena possibile, il regolare pagamento delle rate recuperando anche quelle insolute. Ricominciare a pagare le rate e basta, infatti, non è sufficiente per annullare la segnalazione sul tuo conto.

Nel caso in cui tu non fossi più in grado di saldare il tuo debito, puoi valutare di negoziare con l’istituto erogante un’offerta a saldo e stralcio.

Questa offerta ti permette di negoziare il saldo del debito pattuendo una cifra più bassa rispetto a quella originale. Il vincolo è che si rende necessario tu disponga di tale cifra per versarla in un’unica soluzione.

Come fare? Ecco la soluzione per te.

Finanziamento non pagato: come ottenere nuova liquidità?

Per chi non ha pagato un finanziamento, tenuto conto delle segnalazioni negative precedentemente menzionate, ottenere nuova liquidità è possibile solo se sei un lavoratore dipendente (a tempo indeterminato) o pensionato.

Infatti queste categorie possono richiedere un nuovo finanziamento tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione (per i dipendenti è disponibile anche la delega di pagamento).

Se hai i requisiti per procedere con questo nuovo finanziamento, la nuova liquidità potrà essere gestita anche per saldare a stralcio il precedente debito.

Contattaci per scoprire se anche tu puoi ottenere un prestito: richiedi un preventivo gratuito, personalizzato e senza impegno!

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