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Fermo amministrativo: cos’è e come si cancella?

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Il fermo amministrativo è un provvedimento che viene adottato in seguito al mancato pagamento di tasse, multe e simili. Solitamente viene emesso nei confronti dell’auto o della moto di proprietà del debitore insolvente ma, in certi casi, può essere rivolto anche ad altre proprietà.

Il caso più frequente? Ti sei ritrovato con una cartella esattoriale in mano e non hai provveduto al suo pagamento entro i 60 giorni successivi alla notifica. Qui rischi seriamente il fermo amministrativo, applicato dalla Pubblica Amministrazione e da altri enti per recuperare in maniera coatta i propri crediti.

Come fare a risolvere questa situazione? Per quanto tu possa cercare dei trucchi per togliere il fermo amministrativo dall’auto, l’unica soluzione certa è pagare.

Oggi ti spiegheremo più nel dettaglio cos’è e come funziona questa misura, quando viene applicata e come fare a reperire la liquidità necessaria per rientrare dalla posizione di insolvenza.

Cos’è il fermo amministrativo e cosa comporta?

Il fermo amministrativo è una procedura legale attraverso la quale le autorità pubbliche, come ad esempio l’Agenzia delle Entrate o la polizia stradale, impediscono temporaneamente l’utilizzo di un bene di proprietà di un individuo o di un’azienda. Questa misura viene applicata principalmente in risposta a debiti fiscali, multe non pagate o altre obbligazioni finanziarie non adempiute.

Il fermo amministrativo è quindi un modo per incentivare le persone a adempiere ai loro obblighi finanziari con lo Stato e a evitare comportamenti illegali, come guidare senza assicurazione o senza aver pagato le multe.

Questa soluzione può comportare il divieto di utilizzare il proprio mezzo fino all’estinzione del debito e alla cancellazione del fermo.

Quando viene emesso il fermo amministrativo?

Le situazioni più comuni per cui si ricorre al fermo amministrativo dell’autoveicolo sono:

  • mancato pagamento di multe stradali
  • debiti fiscali non pagati – come l’IVA o l’imposta sul reddito;
  • assenza di assicurazione – se un veicolo viene guidato senza assicurazione valida, le autorità possono imporre un fermo amministrativo per garantire che il veicolo non sia utilizzato fino a quando non è coperto da un’assicurazione RCA obbligatoria;
  • debiti con agenzie governative – ad esempio, debiti con enti previdenziali o sanitari;
  • mancato pagamento di rate di finanziamenti – se un veicolo è stato finanziato attraverso un prestito e le rate non vengono pagate regolarmente, l’istituto finanziario può richiedere un fermo amministrativo fino a quando il pagamento non viene regolarizzato;
  • veicoli rubati o sospetti – se un veicolo è stato segnalato come rubato o è coinvolto in attività illecite, può essere soggetto a fermo amministrativo mentre le indagini sono in corso.

Come verificare il fermo amministrativo dell’auto?

La comunicazione del fermo amministrativo avviene tramite notifica ufficiale da parte dell’ente o dell’autorità che ha emesso l’ordine di fermo.

Questa notifica viene inviata al proprietario del veicolo, solitamente a mezzo posta raccomandata o PEC, indicando i dettagli del fermo e le ragioni per cui è stato applicato.

La notifica del fermo amministrativo include informazioni come:

  • motivo del fermo
  • importo del debito
  • numero di identificazione del veicolo
  • istruzioni su come risolvere la situazione, ad esempio pagare le multe o le tasse dovute.

Come funziona il fermo amministrativo dell’auto (o della moto)?

Le proprietà oggetto del fermo amministrativo sono solitamente l’auto o la moto.

Nel caso dei veicoli, quindi, una volta emanato il fermo amministrativo i dettagli del veicolo vengono inseriti in un registro ufficiale. Questo registro è consultato dalle forze dell’ordine e altre autorità competenti durante i controlli stradali.

Il veicolo soggetto a fermo amministrativo non può essere trasferito, venduto o utilizzato legalmente sulla strada fino a quando il proprietario non ha regolarizzato la sua situazione debitoria con l’autorità pertinente e ha ottenuto la revoca del fermo.

La presenza del fermo amministrativo può essere verificata presso gli uffici della Motorizzazione Civile, gli uffici della Polizia Stradale o online attraverso i siti web ufficiali delle autorità locali responsabili del rilascio dei documenti di circolazione dei veicoli, richiedendo una visura.

Ovviamente la strada principale per evitare il fermo è quella di pagare interamente il debito il prima possibile. Ma questo purtroppo non sempre ci è possibile. A quali altre soluzioni si può ricorrere?

Fermo amministrativo: si può pagare a rate?

In passato bastava pagare la prima rata per ritornare liberi di circolare.

Oggi, sfortunatamente, non è più così: la richiesta di pagamento dilazionato non cancella il fermo, che resta fino al pagamento dell’ultima rata.

Comunque ci sono buone notizie: chiedendo la rateazione all’ufficio Agenzia Entrate Riscossione (la vecchia rateazione Equitalia) e dimostrando, di aver pagato la prima rata si può ottenere la sospensione del fermo.

La stessa, dopo aver dato l’ok, rilascerà una dichiarazione che andrà portata al PRA. Questa servirà per la momentanea sospensione del blocco dell’auto e il conducente così potrà tornare a guidare. La cancellazione definitiva, invece, avverrà a debito estinto, come confermato dalla Circolare Equitalia n. 105/2016.

Che dire però se hai in corso già altre rate da pagare a fine mese e non riesci a estinguere anche questo debito pagando un ulteriore rata?

Come togliere il fermo amministrativo?

Ecco qui che vengono in aiuto gli esperti di PrestitoA. Rivolgendoti a noi potrai ottenere un prestito che ti aiuterà a saldare interamente il debito con l’Agenzia delle Entrate e cancellare definitivamente il fermo amministrativo, per tornare a circolare liberamente con il tuo mezzo.

Ottenere un prestito, quindi, può essere vantaggioso per la soluzione al fermo amministrativo?

Assolutamente sì: i consulenti di PrestitoA sono in grado di trovare soluzioni vantaggiose che ti permettano di affrontare al meglio anche le situazioni più complesse.

Ad esempio:

  • Consolidamento debiti per rifinanziare i tuoi debiti e pagare un’unica rata, cancellando cosi anche il tuo fermo amministrativo.
  • Cessione del Quinto dello stipendio, una forma di finanziamento semplice e flessibile, con rate fisse e costanti per tutta la durata del finanziamento. Inoltre la rata mensile non supera il 20% (un quinto) del tuo stipendio.

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