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Come difendersi dal recupero crediti? Tutti i modi per tutelarti

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Il procedimento di recupero crediti è uno step avanzato che viene avviato dall’istituto di credito nel momento in cui le sollecitazioni di pagamento bonarie non hanno avuto effetto. In termini pratici, se la banca o la finanziaria pensano di non poter ottenere diversamente il denaro a loro spettante, avviano questo iter affidandosi ad un’agenzia esterna o incaricando la propria divisione interna di trattare con il debitore.

Non sempre, però, le modalità adottate dagli agenti di recupero crediti sono ammissibili. Esistono situazioni in cui questi si lasciano prendere la mano, scavalcando quelli che sono i diritti dell’insolvente.

Vediamo allora cosa può fare il recupero crediti (e cosa non può assolutamente fare), come puoi evitare di trovarti in questa situazione o, al contrario, come uscirne se è già stato avviato un procedimento nei tuoi confronti.

Se avessi bisogno di una consulenza personalizzata, contattaci. I nostri consulenti sono a tua completa disposizione per analizzare la tua posizione e suggerirti la via d’uscita migliore.

PrestitoA può anche fornirti, sempre gratuitamente e senza impegno, un preventivo di prestito personalizzato che ti permetta di regolarizzare la tua posizione, con soluzioni su misura per ogni necessità.

Cos’è il recupero crediti?

Il recupero crediti è il processo mediante il quale un creditore cerca di ottenere il pagamento di crediti scaduti da parte dei propri clienti o debitori.

Può trattarsi quindi di un rapporto tra due aziende (ad esempio il fornitore ed il titolare di un’attività commerciale) ma il caso più comune è quello tra privati e istituti di credito.

In alcuni casi, i clienti possono ritardare o addirittura evitare di effettuare i pagamenti. Quando ciò accade, l’azienda può affidare il compito di recuperare tali crediti ad una divisione interna (per le banche e le finanziarie più grandi) oppure ad un’agenzia esterna specializzata.

Le agenzie di recupero crediti agiscono come intermediari tra l’istituto e il debitore moroso. 

È importante sottolineare che il recupero crediti dovrebbe essere svolto in conformità con le leggi e le normative locali (alcuni paesi, tra cui l’Italia, hanno regolamentazioni specifiche che disciplinano le attività delle agenzie e tutelano i diritti dei debitori).

Non dimenticare l’importanza del comunicare apertamente con l’agenzia e del cercare di trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti.

Se sei in difficoltà finanziarie, può essere utile cercare assistenza da parte di un’organizzazione specializzata nel supporto ai debitori o di un consulente finanziario come PrestitoA.

Come funziona il recupero crediti?

Abbiamo detto che le banche più grandi (Unicredit, Intesa Sanpaolo, …) si appoggiano ad una divisione interna. In altri casi, invece, l’istituto di credito può appoggiarsi ad una società di recupero crediti oppure cedere il proprio credito ad una di queste.

Queste differenze sono importanti perché lo stato di avanzamento dell’insoluto e le relative tempistiche possono variare in base alle modalità di gestione dei ritardi nei pagamenti.

Gli incaricati del recupero crediti utilizzano un’ampia varietà di mezzi per cercare di ottenere il pagamento, tra cui:

  • lettere di sollecito
  • telefonate
  • trattative di pagamento rateale
  • accordi di transazione.

In alcuni casi possono essere intraprese addirittura azioni legali per recuperare il debito.

Andando con ordine, la procedura di recupero crediti prevede:

  1. sollecito bonario di pagamento;
  2. sollecito formale, con la messa in mora del pagatore insolvente;
  3. risoluzione giudiziaria, con il ricorso ad un giudice.

Con il mancato pagamento di una o più rate di un prestito o di un mutuo, quindi, non solo riceverai una segnalazione al CRIF sul tuo conto ma farai anche in modo che venga avviata la macchina del recupero crediti.

Cosa può fare il recupero crediti?

In prima battuta si attiva la società finanziaria, tramite metodi di recupero crediti non eccessivamente pressanti.

Se la posizione non rientra, ovvero nel caso in cui la finanziaria non riesca a recuperare le somme dovute, la pratica può essere affidata a società esterne le quali, spesso, utilizzano metodi poco ortodossi.

Vediamo ora come si svolge, solitamente, l’iter di recupero crediti a seconda dei vari casi.

Recupero crediti da ufficio interno all’istituto di credito

In questi casi le tempistiche sono molto rapide.

A volte si viene contattati dal recupero crediti anche nei casi in cui si ritardi il pagamento di una o due rate perché, trattandosi di un ufficio interno all’istituto di credito, spesso la segnalazione del ritardo passa automaticamente all’ufficio interno che provvede a contattare il cliente.

Tralasciando il discorso legato alle segnalazioni in Crif di cui abbiamo parlato svariate volte, non c’è da preoccuparsi in quanto si tratta di una procedura normalissima. La chiamata del recupero crediti non crea problemi particolari e catastrofici.

Ovviamente a questo primo contatto, in caso il credito non venga saldato, seguiranno le altre fasi che abbiamo già visto.

Società di recupero crediti esterna all’istituto di credito

In questi casi l’istituto di credito affida la gestione del ritardo nei pagamenti o degli insoluti ad una società esterna, non disponendo di un ufficio recupero crediti.

Solitamente si tratta di un’attività di call center effettuata da questa società esterna, le cui tempistiche sono veloci ma non come nel primo caso, in quanto deve avvenire una comunicazione dall’istituto di credito alla società.

Difficilmente, dunque, si viene contattati per le prime rate pagate in ritardo, ma occorre spesso più tempo. Quanto serva non è possibile dirlo, dipende dalla finanziaria e dalle loro tempistiche di gestione degli insoluti.

Le società di recupero crediti, la cui unica finalità è quella di far rientrare l’insoluto, sono solitamente più pressanti rispetto alle divisioni interne e possono arrivare a usare metodi poco concilianti pur di raggiungere il proprio obiettivo.

Credito ceduto dalla banca ad una società di recupero crediti

Gli istituti di credito possono decidere di cedere il credito che vantano nei confronti del cliente ad un’altra società di recupero crediti. In questi casi generalmente è trascorso più tempo da quando le problematiche nei pagamenti abbiano avuto inizio.

Di conseguenza possiamo dire che se si arriva a questo punto significa che la situazione è più grave.

L’agenzia proverà a recuperare i soldi anche in modo aggressivo o si attiverà per vie giudiziarie, con ingiunzioni di pagamento che possono evolversi in un procedimento di pignoramento.

Cosa non può fare il recupero crediti?

Le società di recupero crediti spesso usano metodi poco ortodossi, puntando sul fatto che il debitore potrebbe non conoscere i propri diritti.

Vediamo allora quali sono le cose che, secondo la legge, non possono essere fatte dal recupero crediti:

  • minacciare – le minacce dal recupero crediti non sono ammesse. Spesso si tratta di minacce totalmente infondate (“veniamo li e ti portiamo via tutto”, oppure “mettiamo all’asta i beni dei tuoi genitori”). Ancora ci sono società che parlano di ipotetici reati penali e che, in caso di mancata restituzione del debito si rischia l’arresto. Sono davvero cose che vengono dette, ma qui l’unico reato penale è la minaccia stessa da parte degli agenti. La minaccia è un reato perseguito dall’ordinamento italiano in base all’articolo 612 del Codice Penale; 
  • nascondere la propria identità – sono numerose le truffe legate al recupero crediti, ad esempio persone che incassano soldi in contanti senza realmente cancellare il debito (accade anche con Equitalia). Quando si riceve il contatto da una società incaricata di recuperare il credito, dunque, la prima cosa da fare è verificare che il numero del call center sia ben visibile e chiedere conferma all’istituto di credito con il quale si ha il debito dell’avvio della procedura o della cessione del credito (in questo caso chiedendo anche una comunicazione scritta);
  • farsi pagare in contanti – non è assolutamente una prassi corretta quella di ricevere il pagamento in contanti per cui diffidate da chi vi proponga tale procedura. Per pagare il debito o le rate utilizzate solo bonifici, assegni non trasferibili e intestati alla società di recupero crediti, non all’agente, o cambiali nel caso siano previste;
  • violare la privacy – il Garante della Privacy ha adottato un provvedimento rivolto a banche, finanziarie e anche società di recupero crediti che vieta a queste ultime di comunicare dati a familiari, colleghi e vicini di casa dei soggetti interessati. Non si possono affiggere avvisi di mora sulla casa del soggetto interessato e il contenuto delle comunicazioni deve essere protetto da estranei. I solleciti di pagamento non devono essere riconoscibili e devono pervenire solo al debitore. Infine, cessato l’incarico i dati devono essere cancellati e le società terze possono usare solo i dati necessari allo svolgimento delle proprie funzioni.

Come gestire il recupero crediti?

Quando un istituto di credito si rivolge da una società specializzata, spesso ha provato già in vari modi a recuperare i soldi. Di conseguenza, nella maggior parte dei casi, il recupero crediti è un po’ un’ultima spiaggia: la banca non si aspetta di recuperare l’intera somma e la società di recupero crediti farà il possibile per ottenere più denaro indietro dal cliente.

Puoi sfruttare questa situazione a tuo vantaggio. Come? Cercando un accordo, ad esempio proponendo un piano di rientro aggiornato che tenga conto della tua situazione finanziaria attuale. Ciò significa che puoi proporre un importo rata più basso, che garantisca la regolarità dei pagamenti.

Se ciò non è possibile, puoi valutare una soluzione che ti permetta di ottenere uno sconto sul debito e di pagare la restante parte a rate: un’offerta a saldo e stralcio.

Cosa si intende? Per offerta a saldo e stralcio si intende offrire al creditore (banca, finanziaria, società di recupero crediti) una somma inferiore al debito residuo, utile a definire bonariamente tutta la posizione debitoria. 

Come funziona? Ipotizziamo che Mario abbia un debito con la società finanziaria X, debito ceduto ad una società di recupero crediti Y. Mario, che non è più riuscito a pagare regolarmente le sue rate di prestito, si trova costretto a rimborsare € 15.000,00 per il prestito accesso per l’acquisto auto. Mario logicamente non dispone di questa somma e pertanto non sa come fare. 

L’unica soluzione che Mario può valutare è una cessione del quinto, prestito concesso anche a chi risulta censito nella lista dei cattivi pagatori Crif, Experian o CTC.

L’importo massimo che Mario può ottenere ammonta ad € 8.000,00: in questo caso, la soluzione è contattare la finanziaria o la società di recupero crediti per proporre un’offerta a saldo e stralcio, ovvero offrire € 8.000,00 ottenuti con la cessione del quinto per saldare tutto il debito in corso.

Nel caso in cui la società di recupero crediti accettasse la proposta, Mario con una nuova rata risolverebbe tutti i suoi problemi.

Come difendersi dal recupero crediti? Prova PrestitoA

Sei alle prese con una società di recupero crediti? Non sai cosa fare? La prima cosa è tranquillizzarti e renderti conto che, con i tuoi tempi, dovrai rimborsare quanto dovuto.

E’ naturale che a fronte di un prestito personale non pagato, la banca o finanziaria erogante pretenda la restituzione del credito erogato.

Come visto, però, esistono soluzioni che ti permettono di fronteggiare anche le agenzie più insistenti, facendo valere i tuoi diritti e risolvendo il problema.

Se hai bisogno di supporto, di una consulenza personalizzata o vuoi valutare un preventivo per una proposta a saldo e stralcio da fare agli incaricati del recupero crediti, contattaci.

Siamo a tua completa disposizione, in maniera gratuita e senza impegno, per aiutarti ad uscire da questa situazione nel modo più rapido possibile.

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2 commenti su “Come difendersi dal recupero crediti? Tutti i modi per tutelarti

  1. Ho un contezioso cn enel che si e rivolta a una societa recupero io gli ho chiesto di rateizzare ma nn lo fanno mi hanno minacciato e mandsto messaggi avun cellulare nn mio mi e arrivato una diffida a pagare entro 10 giorni che fare ?

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